Sai perché alcune donne preferiscono non fare la mammografia?

Fare o non fare la mammografia?

¹ Nella nostra epoca è una scelta non facile per le donne che hanno dubbi e paure, sia intorno alla malattia ma anche intorno al sistema sanitario, magari per qualche brutta esperienza personale.
Ma la maggioranza delle donne non ha alcun dubbio, perché da una parte ha molta paura della malattia e dall'altra viene offerto uno strumento di controllo, sostenuto dall'esposizione ad un messaggio mediatico che da decenni è unilaterale e ossessivo: "prevenzione, prevenzione e ancora prevenzione, perché il cancro al seno è la forma di cancro sempre più diffusa" (teoria della riduzione della tensione).
Il che è vero, se non fosse che la parola "diffusa" andrebbe sostituita con "diagnosticata", svelando che tale dilagare di cancro è causato proprio da un eccesso massivo di diagnosi costruito in 40 anni di promozione su scala industriale dei controlli mammografici, secondo il più classico principio di profezia che si autoavvera.

² Un fenomeno sostenuto da uno squilibrio di interessi mediatici e finanziari che deborda troppo spesso dalle stesse Linee Guida internazionali in fatto di screening, quando si suggerisce in modo più o meno ambiguo controlli anche a fasce di età che non dovrebbero mai essere invitate a farli. 

³ Tuttavia anche le Linee Guida sono costantemente in discussione nella comunità scientifica, e in diverse occasioni si è ritenuto che, grazie al costante miglioramento delle cure per i tumori - sempre più efficaci e meno invasive - il bilancio tra rischi e benefici potrebbe portare alla ragionevole decisione di sospendere i programmi di screening.

Una donna molto informata, consapevole di queste criticità e meno spaventata, potrebbe dunque fare la scelta altrettanto ragionevole di evitare la mammografia e prestare maggiore attenzione ai sintomi quotidiani (però senza ossessioni).

Alla luce di tutto ciò, se poi questa donna ha anche abbracciato un modello di salute con il quale può riconoscere e verificare che i suoi sintomi originano da specifiche circostanze della sua vita (a cui nessun medico di questa epoca rivolge interesse) e messaggeri di un senso biologico niente affatto maligno, avrà la tendenza naturale a declinare ogni interventismo preventivo, accogliendo a priori qualunque diverso approccio conservativo.

Però attenzione: ogni grado di paura va rispettato, e così ogni scelta personale che con esso deve fare i conti. Leggi l'articolo su 5LB Magazine "Prevenzione: fare o non fare? Questo è il dilemma..."

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Qui la rubrica completa sul tema cancro al seno.

Di quale modello di salute si tratta al punto 4?
In breve è lo stato dell'arte della relazione mente-corpo, fondato su 5 Leggi Biologiche.

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