Sai perché quella canzone non ti esce dalla testa?

Dirai: è proprio quella canzone che mi minaccia da quanto è brutta! Sì forse :)
Tecnicamente è chiamato earworm, un "tarlo cerebrale" che gira in testa in modo compulsivo.
Il 90% delle persone ne è preda almeno una volta a settimana.

Le neuroscienze finora hanno supposto diverse ipotesi alla radice del fenomeno, tra cui ad esempio un meccanismo per mantenere il cervello ad un regime minimo... eppure si è visto che si presenta anche quando si è mentalmente sotto pressione.

Le 5 Leggi Biologiche offrono una lettura del fenomeno molto precisa, che puoi verificare quotidianamente: si tratta di un sintomo biologico e sensato che emerge da una serie di condizioni contemporanee: sentirsi in una condizione di instabilità, allo stesso tempo avere incertezza del proprio ruolo e sentirsi sottratti di qualcosa di proprio.

Chiamiamo questo stato costellazione mitomane compulsiva: l'organismo entra in un loop nel quale ha bisogno di parlare, comunicare, e in questo caso lo fa cantando. 

Accade verso il fuori, cantando a voce alta, oppure verso il dentro, cantando mentalmente e spesso senza tregua.
Quando una di quelle condizioni si appesantisce o si alleggerisce, assistiamo al movimento della "bilancia ormonale" che sposta il canto da fuori a dentro e viceversa.

Per farla semplice senza eccedere in un dettaglio troppo tecnico, è questo il motivo per cui a volte una musica ci rimbalza per la testa mentre siamo preoccupati, mentre a volte iniziamo a cantare una canzone che avevamo in testa proprio nell'istante in cui abbiamo lasciato momentaneamente una preoccupazione.

Da oggi puoi farci caso.

Interessante il caso riportato dalla riercatrice Lauren Stewart: nel 1985 l'alpinista Joe Simpson rimase bloccato in un crepaccio sulla Siula Grande (6.536 metri) nelle Ande peruviane. Come riportato nell'autobiografia La morte sospesa (da cui l'omonimo film), seppur ferito e con un principio di congelamento agli arti, Simpson riuscì a trascinarsi fino al campo base ritrovando lì il compagno che lo credeva morto. Per tutto il tempo del tragitto, Simpson sentiva risuonargli nella mente "Brown Girl in the Ring" di Boney M., una canzone che odiava. «Questo dettaglio suggerisce che la musica interiore abbia il potere di modulare il nostro stato di eccitazione e che in una situazione estrema non importa se la melodia non è in linea con i gusti personali», dice la dottoressa. Fonte

Le 5 Leggi Biologiche ti insegnano a rispondere alle domande: "Perchè mi succede questa cosa? E perché proprio a me?".
I sintomi non capitano a caso, non sono una malattia, una sfortuna e tantomeno un difetto genetico: è invece qualcosa di molto sensato e verificabile.