La causa del razzismo: un conflitto di territorio

È giusto: scendi in piazza contro il razzismo e la discriminazione.

Ma prima di ogni altra cosa, è opportuno che tu scenda alla radice dei fenomeni biologici e sociali.

Puoi sinceramente credere che un bambino che apostrofa un compagno di scuola con “negro frocio ebreo” stia facendo un atto di razzismo?
Possiamo credere che si stia preoccupando realmente della razza e di ciò che queste parole indicano (di cui probabilmente neanche conosce perfettamente il significato) o sta invece adottando una strategia psichica di difesa attraverso un gioco di potere?

Pensi che l’adulto che ne consegue farà un “razzismo” diverso?
Il sociologo Sherif negli anni 60 lo chiamava conflitto realistico, cioè propriamente un conflitto di territorio che sorge dalla competizione per le risorse.

Un altro esempio di paura che si scarica nel pretesto “razzismo” è quello epidemico-sanitario.

Se si vuole limitare il razzismo è necessario prima di tutto comprenderlo scendendo alla sua radice.
Le 5 Leggi Biologiche alzano un velo non solo sulle cause dei sintomi fisici, ma anche dei comportamenti individuali e sociali.

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